architetturatecnologiadesignStudio Ar.Tech.int - Progettazione e direzione lavori per la riqualificazione e l'efficienza energetica di fabbricati ed abitazioni
studio tecnico Ar.Tech.int

Consolidamento

Consolidamento di fondazioni

  1. Consolidamento di fondazioni mediante sottofondazioni con soletta in cemento armato da effettuarsi a piccoli tratti, compreso il getto di spianamento del fondo con cls magro, dello spessore di 100 mm circa, posa in opera dell'armatura, predisposizione dei casseri e successivo getto di calcestruzzo con resistenza caratteristica non inferiore a C 25/30. Comprese le opere provvisionali ed ogni altro onere e magistero. Esclusa l'armatura metallica e lo scavo:

  2. Consolidamento delle fondazioni mediante travi-cordolo in c.a. aderenti alla vecchia fondazione e collegate tra loro con barre d'acciaio. Compreso il getto di spianamento del fondo con cls magro (spessore 100 mm); esecuzione dei fori per il passaggio delle barre metalliche; posa in opera dell'armatura; predisposizione dei casseri; getto di calcestruzzo con resistenza non inferiore a C 25/30. Compreso il tiro e il calo dei materiali e le opere provvisionali. Esclusa l'armatura metallica e lo scavo:

Perforazioni

  1. Perforazioni con trapano elettrico a percussione eseguite senza arrecare danni alle strutture attraversate. Compreso l'approntamento del macchinario, energia elettrica, l'esecuzione dei fori in muratura pericolante, il bloccaggio nel supporto murario di tubetti in plastica, la collocazione di barre di acciaio alettato in ragione di 2 kg per metro di perforazione:

  2. Fornitura e posa in opera di barre di acciaio inossidabile ad aderenza migliorata. Compreso il taglio a misura; la posa nella perforazione curando che le barre siano arretrate di almeno 50 mm rispetto al filo della muratura; i materiali e quanto altro occorre per dare il lavoro finito a regola d'arte:

Iniezioni di consolidamento

  1. Iniezioni per consolidamento di murature (in perfori non armati) di miscela di calce, pozzolana e sabbia fine, con dosature secondo le indicazioni della Direzione Lavori. Compresa la miscela fino a tre volte il volume del perforo; il pompaggio a pressione controllata a mezzo di gruppo miscelatore-iniettore; il controllo dell'assorbimento delle murature; il fissaggio e l'asportazione dei boccagli:

  2. Iniezioni di cemento tipo 425 per consolidamento di murature. Compresa la miscela fino a tre volte il volume del perforo; l'aggiunta di calce idraulica, gli additivi fluidificanti:

Consolidamento di murature

  1. Consolidamento di pareti in muratura con intonaco armato. Rimozione dell'intonaco; lavaggio della superficie muraria; applicazione di rete elettrosaldata del diametro minimo di 5 mm di acciaio B 450 C a maglie quadrate (100x100); la legatura della rete alla muratura; l'applicazione di intonaco di spessore minimo 40/50 mm; la rifinitura a frattazzo:

  2. Consolidamento di pareti in muratura con intonaco armato ed iniezioni. Preparazione delle pareti tramite rimozione dell'intonaco vecchio; scarnitura delle connessure; lavaggio della superficie muraria; sigillatura dei giunti con idonea malta. Esecuzione di un reticolo di n° 4 fori di 20 mm di diametro per ogni m2 praticati fino a metà dello spessore del muro con trapano a rotazione; fissaggio dei boccagli con idonea malta; pulizia dei fori; iniezioni di miscela a base di cemento tipo 425; asportazione dei boccagli e della malta di fissaggio; applicazione di rete elettrosaldata (tondini del diametro minimo di 5 mm di acciaio B 450 C a maglie quadrate 100x100). Compresa la legatura della rete con tondini di acciaio; applicazione dell'intonaco con idonea malta a base di cemento a ritiro controllato:

  3. Consolidamento della struttura muraria in elevazione con pareti in aderenza armate dello spessore medio di 100 mm. Pulizia delle superfici; armatura di barre di acciaio B 450 C da 8 mm (maglia 200x200); collegamento dell'armatura alla muratura principale con almeno 6 staffe del diametro di 12 mm ogni m2 di superficie; gettata di cls con l'ausilio di un cassero e vibratura:

  4. Addizionale per ogni mm in più di spessore del getto di conglomerato cementizio, fino ad uno spessore di 200 mm:

  5. Consolidamento di strutture murarie a sacco (caotiche e incoerenti) con perforazioni ed iniezioni di miscele di materiali in sospensione. Pulizia e messa a vivo dei conci; scarnitura profonda dei giunti; esecuzione di un reticolo di fori per iniezioni (≈ n° 4 per ogni m2) con trapano elettrico a rotazione; perforazione di diametro 20 mm; fissaggio dei boccagli con idonea malta; colatura di acqua per inumidire le cavità da iniettare:

  6. Riparazione di lesioni su murature verticali. Rimozione delle parti di muratura fatiscenti ed allargamento delle fessure; pulizia della superficie con getto d'acqua ad alta pressione; rinzaffo delle fessure onde evitare distacchi superficiali. Applicazione di rete elettrosaldata (tondino FeB44K di diametro 6 mm e maglia 100x100) fissata con chiodi di acciaio e tondini di acciaio (B 450 C Ø 8 mm) di lunghezza pari allo spessore del muro aumentato di 30 cm nella misura di 6 legature ogni m2. Risvolto della rete (almeno 50 cm) in corrispondenza degli angoli strutturali. Sigillatura dei fori con malta fluida a ritiro controllato; applicazione di betoncino strutturale (400 kg di cemento tipo 425 per m3 di sabbia) dello spessore minimo di 40 mm. Compresa la formazione di spigoli, di lesene, di marcapiani, dei riquadri per i vani di porte e finestre e quanto altro necessario per dare il lavoro finito a regola d'arte. Entrambe le facce

  7. Riparazione di lesioni superficiali (spessore 20 mm ≈) di strutture in conglomerato cementizio armato. Rimozione delle parti deteriorate; trattamento dei ferri di armatura con asportazione della ruggine; stesura a pennello di due mani di malta a base di resine sintetiche; rinzaffo di riporto e rasatura con malta adesiva sintetica. Misurata al metro quadrato per 20 millimetri di spessore, esclusi i ponteggi:

Consolidamento di volte

  1. Riparazione di lesioni su volte realizzata mediante allargamento delle lesioni, rimozione delle parti di muratura mobili, pulizia dell'intera superficie con getto d'acqua ad alta pressione. Rinzaffo con malta cementizia delle fessure onde evitare distacchi superficiali; applicazione di rete elettrosaldata Ø 6 mm 10x10 cm fissata sulle due facce della struttura con chiodi di acciaio. Collegamento delle due facce, previa perforazione, con tondini di acciaio Ø 8 mm nella misura di 6 tondini m2. Sigillatura dei fori con malta a ritiro controllato; applicazione di 40 mm di betoncino strutturale a ritiro controllato su entrambe le facce. Compreso il risvolto della rete in corrispondenza degli angoli strutturali; la formazione degli spigoli, delle lesene, dei marcapiani e dei riquadri per vani di porte e finestre:

  2. Chiodatura delle volte effettuata mediante fori praticati con trapano del diametro 14 mm per una profondità di circa 10 mm; pulizia dei fori con getto d'aria compressa; colatura nei fori di adesivi epossidici; inserimento di ferri del diametro di mm 8 sagomati a C:

  3. Consolidamento dell'estradosso di volta in muratura effettuato previo puntellamento; pulizia dell'estradosso; perforazione dei conci per una profondità di 100 mm in ragione di 4 per mq; pulizia dei fori con getto d'aria compressa; colatura nei fori di adesivi epossidici; inserimento di perni del diametro di 6-8 mm nei fori con sagoma ad L; getto di un primo strato di malta di cemento con emulsioni sintetiche aggrappanti; rete metallica elettrosaldata a maglia 15x15 cm del diametro 8 mm; getto strutturale di calcestruzzo dello spessore di 60-80 mm additivato con agenti espansivi:

  4. Consolidamento dell'estradosso di volta in muratura di pietrame o mattoni, prive all'intradosso di affreschi o altri trattamenti decorativi, effettuato mediante pulizia della superficie di estradosso con messa a nudo degli elementi strutturali; sigillatura delle lesioni con malta e scaglie di pietra fino a ripristinare la continuità strutturale ed estetica; perforazioni (Ø16 mm) nello spessore della volta, in numero di 5 al mq, ed armatura con tondino Ø6 mm ad aderenza migliorata rigirato sull'intradosso e bloccato con idonea malta; rete elettrosaldata (Ø5 mm maglia 100x100); cappa in cls dello spessore di circa 50 mm. Compresi l'onere del risvolto ed il fissaggio della rete sulle murature d'ambito per circa 0,60 m di larghezza

  5. Consolidamento di coperture a volta eseguita a mano previa apertura delle lesioni capillari; pulitura e bagnatura; chiusura della parte inferiore delle lesioni stesse per evitare fuoriuscite; spalmature di boiacca fluida di cemento tipo 425 con additivo anti ritiro:

  6. Risarcitura di lesioni sull'intradosso delle volte in muratura con iniezioni e colate di resine epossidiche effettuate mediante scarnitura delle lesioni in profondità e loro pulizia con aria compressa; sigillatura esterna con resina pastosa ed inserimento con cannelli iniettori; iniezione di resina epossidica con viscosità adeguata; nolo di pompa ed accessori. Misurata a metro lineare di lesione:

Consolidamento strutturale

  1. Iniezioni di resine epossidiche per cucitura di lesioni strutturali di cls. Stuccatura del perimetro della lesione con adesivi epossidici morbidi; collocazione dei tubetti di iniezione e di sfiato; pulizia con aria compressa ad avvenuto indurimento dell'adesivo; iniezione delle resine epossidiche a bassa pressione. Resistenza a compressione >= 38 N/mm2; resistenza a flesso-trazione >= 25 N/mm2; resistenza a trazione diretta >= 25 N/mm2; adesione al calcestruzzo 3 N/mm2; adesione al ferro da 10 a 15 N/mm2; modulo elastico da 1x1000 N/mm2 a 2x1000 N/mm2:

  2. Consolidamento e rinforzo di strutture portanti in conglomerato cementizio armato eseguito mediante demolizione totale dei copriferri; fornitura in opera della nuova armatura integrativa (da valutare a parte); trattamento dei ferri di armatura con asportazione della ruggine e stesura a pennello di due mani di malta a base di resine sintetiche; posa di rete metallica tipo da intonaco con carpenteria; predisposizione di fori per getto; applicazione di una mano di resina epossidica per la ripresa del getto; colatura di malta a ritiro controllato. Misurato all'esterno dell'opera finita:

  3. Giunto strutturale a tenuta idraulica eseguito mediante inserimento di profilo in gomma idrofila espansiva a struttura rigida in gomma

  4. Architrave in acciaio formato da almeno due putrelle entro murature portanti per creazione o allargamento di passaggio. Eseguito mediante breccia nella muratura per l'alloggiamento delle putrelle; posa su letto di malta e sigillatura degli interstizi con malta a ritiro compensato; riempimento degli spazi tra le travi con getto di betoncino ad alta aderenza leggermente armato. Comprese opere di puntellatura e mezzi e provvedimenti necessari per non arrecare danni ad opere non interessate al lavoro:

  5. Architravi in c.a. realizzati in opera. Compresa la fornitura e posa in opera del ferro, del calcestruzzo, delle casseforme e delle opere provvisionali. Misurazione al metro quadrato in proiezione orizzontale:

Consolidamento di solai

  1. Consolidamento di solaio in legno, realizzato mediante sostituzione delle tavole di legno ammalorate nella misura del 10%; rete elettrosaldata del diametro minimo di 6 mm (maglia da 100x100 mm) collegata ad un cordolo perimetrale nella muratura da pagarsi a parte; getto di calcestruzzo per la formazione di soletta di spessore 40÷60 mm e lisciatura superficiale; ancoraggio alle strutture sottostanti con chiodi di acciaio zincato ad aderenza migliorata (Ø 6 mm) ed alla struttura perimetrale con ferri di adeguate sezione:

  2. Consolidamento di solaio (travi di ferro a doppio T e tavelloni e laterizio) realizzato mediante rete elettrosaldata del diametro minimo di 6 mm e maglia da 100x100 mm; getto di calcestruzzo con dosaggio di 300 chilogrammi di cemento tipo 325 per la formazione della soletta dello spessore variabile da 40 mm a 60 mm; gli ancoraggi alle strutture sottostanti e perimetrali:

  3. Formazione di cordolo incassato nella muratura per 150-200 mm, di spessore non inferiore alla metà dello spessore della muratura esistente, con ammorsature passanti a coda di rondine:

  4. Cordolo di coronamento in calcestruzzo armato (resistenza caratteristica C 25/30) esteso a tutto lo spessore della muratura esistente, di altezza non inferiore alla metà della muratura. Compresa la demolizione della muratura in breccia; l'armatura minima in acciaio costituita da n.4 barre da 16 mm, staffe da 8 mm ogni 250 mm e monconi annegati nel getto per l'ancoraggio della grossa orditura del tetto; le casseforme; il calo a terra e il trasporto nell'ambito del cantiere dei materiali:

Consolidamento di elementi in legno

  1. Consolidamento di elementi lignei (puntoni, catene, monaci, travi, terzere) gravemente fessurati con grave pregiudizio per la funzione statica. Il consolidamento deve avvenire mediante cucitura con barre di vetroresina collocate in appositi fori ed ancorate con pasta di resina epossidica. Comprese le casseforme modellate in opera; le sigillature superficiali di fessure e lesioni con stucco epossidico; la pulizia del legno nelle zone d'intervento a lavoro ultimato e disarmo a stagionatura avvenuta. Escluse le rimozioni, i collocamenti in opera delle sovrastrutture e le opere murarie. Valutazione al metro di barra di vetroresina in opera:

  2. Chiodatura di elementi strutturali in legno per la tenuta contro scorrimenti. Solidarizzazione dei nodi (puntoni, catene, monaci, travi) con barre di vetroresina inserite in fori praticati per trapanazione ed ancorate con pasta di resina epossidica. Compresa la sigillatura delle fessure con stucco epossidico e la pulizia del legno nelle zone d'intervento. Escluse le rimozioni, le impalcature e le opere murarie:

  3. Rinforzo di travi in legno mediante introduzione (nelle zone tese) di barre di acciaio B 450 C ad aderenza migliorata. Formazione della sede per l'armatura; collocazione dell'armatura metallica e ricopertura della stessa con listello in legno; ancoraggio dell'armatura metallica e del listello di legno con pasta di resina epossidica colata attraverso fori laterali previa sigillatura di fessure e lesioni superficiali con stucco epossidico. Pulizia del legno nelle zone di intervento. Esclusi i sollevamenti per il recupero delle frecce, le opere murarie ed il ferro d'armatura:

  4. Rinforzo di elementi strutturali in legno mediante ferri piatti. Collocamento dei ferri (in zone tese o compresse); regolarizzazione delle sedi; fissaggio con viti e pasta di resina epossidica. Pulizia del legno nelle zone di intervento a lavoro ultimato. Esclusi i sollevamenti per il recupero delle frecce; le rimozioni; le impalcature e le opere murarie:

  5. Rinforzo di elementi strutturali in legno inflessi mediante ferri a T. Collocamento dei ferri nelle superfici di intradosso; fresatura longitudinale per l'alloggiamento dell'anima del ferro a T; regolarizzazione delle superfici intradossali; fissaggio dei ferri con viti e pasta di resina epossidica colata attraverso fori laterali; sigillatura delle fessure con stucco epossidico. Pulizia del legno nelle zone di intervento a lavoro ultimato:

  6. Ripristino della continuità strutturale di elementi in legno schiantati per effetto di carichi eccessivi. Introduzione, a cavallo delle fratture e/o per mezzo di fresature, di barre di acciaio B 450 C ad aderenza migliorata ancorate con pasta di resina epossidica; sigillatura delle fessure e lesioni locali con stucco epossidico. Pulizia del legno nelle zone di intervento a lavoro ultimato. Esclusi i sollevamenti per il recupero dei cedimenti; le rimozioni e ricollocamenti in opera delle sovrastrutture e le opere murarie:

  7. Solidarizzazione dei nodi (puntoni-monaci, puntoni-saette) di capriate in legno con barre di vetroresina posizionate attraverso i nodi mediante perforazioni realizzate con trapano e ancorate con pasta di resina epossidica. Compresa la sigillatura delle fessure e lesioni locali con stucco epossidico; i fori per il passaggio delle barre; il collocamento e fissaggio delle barre nelle sedi predisposte; la pulizia del legno nelle zone di intervento a lavoro ultimato. E inoltre compreso quanto altro occorre per dare l'opera finita. Escluse le rimozioni e i ricollocamenti in opera delle sovrastrutture; i sollevamenti; le opere murarie. Per ogni nodo solidarizzato con due barre in vetroresina del diametro di mm 20 e della lunghezza massima di 0,60 m:

  8. Solidarizzazione nodi (puntoni-catena) di capriate in legno con barre in vetroresina posizionate attraverso i nodi, mediante perforazioni realizzate con trapano e ancorate con pasta di resina epossidica. Compresa la sigillatura delle fessure e lesioni locali con stucco epossidico; i fori per il passaggio delle barre; il collocamento e fissaggio delle barre nelle sedi predisposte; la pulizia del legno nelle zone d'intervento a lavoro ultimato. E' inoltre compreso quanto altro occorre per dare l'opera finita. Escluse le rimozioni e i ricollocamenti in opera delle sovrastrutture; i sollevamenti; le opere murarie. Per ogni nodo solidarizzato con due barre in vetroresina del diametro di mm 24 e della lunghezza massima di 0,60 m:

  9. Ricostruzione totale o parziale di nodi (puntoni-catena) di capriate in legno in corrispondenza degli appoggi alle murature limitatamente alle parti fatiscenti. Asportazione del legno marcio; collocamento in opera di armature in barre di vetroresina in numero e diametri adeguati prolungate per mezzo di trapanazioni nelle parti sane del legno a garanzia del collegamento con le parti da ricostruire:

  10. Ricostruzione di teste e parti fatiscenti di travi o elementi strutturali in legno. Asportazione del legno marcio e trapanazione del legno sano; inserimento e incollaggio con resine epossidiche di idonee barre di vetroresina, per una migliore continuità strutturale delle parti ricostruite; ricostruzione delle parti mancanti con resine epossidiche in apposite casseforme modellate in opera. Compreso il tiro e il calo dei materiali ed ogni altro onere e magistero per dare il lavoro finito a regola d'arte. Escluse le rimozioni e il ripristino in opera delle sovrastrutture; eventuali sollevamenti per il recupero delle deformazioni e le opere murarie. Misurato al decimetro cubo per la sola parte ricostruita:

  11. Fissaggio di travi in legno con connettori a taglio in modo da realizzare la collaborazione statica con la soprastante soletta in conglomerato cementizio. Agganci eseguiti con barrette in acciaio B 450 C ad aderenza migliorata opportunamente sagomate e posizionate attraverso fori praticati sulle travi per mezzo di trapanazione e sigillate con pasta di resina epossidica. Compreso quant'altro occorre per dare l'opera finita:

  12. Consolidamento di opere in legno mediante soluzione di resine acriliche in acetone da dare a pennello a tre mani con concentrazioni crescenti per ogni mano secondo le disposizioni del D. Il tutto previa accurata pulizia del fondo da computarsi a parte e con l'esclusione di ogni opera muraria e provvisionale, compreso ogni onere e magistero per dare l'opera finita a regola d'arte:

  13. Rinforzo di pilastri in legno con barre in vetroresina del diametro di 24 mm alloggiate attraverso perforazioni longitudinali passanti del diametro di 30 mm ancorate con resina epossidica ad alto potere adesivo, compreso ogni onere e magistero per dare l'opera finita a perfetta regola d'arte. Valutazione a metro di barra per lunghezze fino a 2,50 m:

  14. Consolidamento di centina in legno su soffitti affrescati in canne e gesso da eseguire mediante sistemazione in estradosso, su apposita sede predisposta a mezzo di fresature, di singola barra in vetroresina del diametro di 10 mm, ancorata con staffette metalliche ad U e pasta di resina epossidica colata entro casseri modellati in opera secondo l'andamento della centina. Compreso successivo disarmo e pulizia del legno nelle zone di intervento a lavoro ultimato e quanto altro occorra per dare l'opera finita a regola d'arte. Esclusi i puntellamenti e/o sollevamenti e ogni opera muraria:

  15. Consolidamento in estradosso di controsoffitti sostenuti da centine in legno, da eseguire mediante inviluppo delle strutture lignee con tessuto in fibra di vetro imbevuto di resina epossidica opportunamente esteso sull'arellato onde consentire il ripristino dei collegamenti, compreso ogni onere e magistero per dare l'opera finita a regola d'arte. Il tutto previa accurata pulizia del fondo da computarsi a parte con l'esclusione di ogni opera provvisionale per puntellamenti o sollevamenti per il recupero delle frecce:

DEFINIZIONI

Malta tissotropica

Malta composta da cemento ad alta resistenza, inerti vagliati, speciali additivi e fibre sintetiche. Impastata con acqua risulta di facile lavorabilità e può essere applicata in verticale senza colare e senza bisogno di cassaforme. Elevata resistenza meccanica alla flessione ed alla compressione; impermeabilità all’acqua; ottima adesione al vecchio calcestruzzo ed ai ferri d’armatura; resistenza all'abrasione

Nel dare il benvenuto informiamo che il sito architetto.name utilizza cookies tecnici per monitorare gli accessi e rispettare le scelte individuali sulla riservatezza. Il visitatore ha facoltà di accettare o rifiutare l'utilizzo di cookies anonimi. Responsabile del trattamento dei dati è l'arch. Giuseppe Pinardi, n. 8839 dell'ordine degli architetti di Roma. Per eventuali segnalazioni scrivere a noreplay@architetto.name
AccettoConsento l'utilizzo di cookies per il dominio architetto.nameRifiutoRifiuto l'utilizzo di cookies per il dominio architetto.name